Ha indicato la “via dell’umiltà” da contrapporre al trionfalismo Papa Francesco nell’omelia della Messa della Domenica delle Palme. Dopo la tradizionale benedizione delle Palme in Piazza San Pietro, ai piedi dell’obelisco, e la processione che si è snodata fino al sagrato della Basilica Vaticana, il pontefice si è soffermato sul “duplice mistero” che accompagna ogni anno l’ingresso nella Settimana Santa: da una parte, le “acclamazioni” per Gesù che entra a Gerusalemme e, dall’altra, la sua “umiliazione” e insieme “le grida festose e l’accanimento feroce”.
La condanna del trionfalismo
L’esortazione del Papa ai 40 mila fedeli presenti alla Messa è a non cedere al trionfalismo di cui è una “sottile forma” la “mondanità spirituale”. Francesco l’ha indicata come “la tentazione più perfida che minaccia la Chiesa”. E ha evidenziato che “il trionfalismo cerca di avvicinare la meta per mezzo di scorciatoie, di falsi compromessi”. Un atteggiamento che “punta a salire sul carro del vincitore”. La pecca del trionfalismo è che “vive di gesti e di parole che però non sono passati attraverso il crogiolo della croce; si alimenta del confronto con gli altri giudicandoli sempre peggiori, difettosi, falliti”. Contro quest’atteggiamento il Papa ha incoraggiato a “fare spazio a Dio”. E per riuscirci “c’è un solo modo: la spogliazione, lo svuotamento di sé. Tacere, pregare, umiliarsi.” Nella parole di Francesco, un’indicazione chiara: “Con la croce non si può negoziare, o la si abbraccia o la si rifiuta”. La consapevolezza è che “Cristo ha aperto la via della fede”. E, dietro di Lui, la prima a percorrerla è stata sua Madre, Maria, la prima discepola. Quindi, l’invito, di fronte agli “avvenimenti duri e dolorosi della vita”, a rispondere con la fede. Ciò “costa ‘una particolare fatica del cuore’ – ha aggiunto Francesco citando san Giovanni Paolo II –. È la notte della fede. Ma solo da questa notte spunta l’alba della risurrezione”.
Con la sua umiliazione, Gesù ha voluto aprire a noi la via della fede e precederci in essa. #DomenicadellePalme #SettimanaSanta https://t.co/D58cpp8GTQ
— Papa Francesco (@Pontifex_it) 14 aprile 2019
L’attenzione per i giovani
Il Papa ha richiamato anche la concomitanza con la Giornata Mondiale della Gioventù, che si è celebrata ieri a livello diocesano, rivolgendo un pensiero ai “tanti santi e sante giovani, specialmente quelli ‘della porta accanto’”, che “solo Dio conosce” e che “a volte Lui ama svelarci a sorpresa”.
Al termine della messa, prima dell’Angelus, il Papa si è rivolto ancora ai giovani per incoraggiarli a vivere le indicazioni dell’esortazione apostolica post-sinodale “Christus vivit”. Infine, per loro anche l’appello a pregare il Rosario per la pace in Terra Santa e in Medio Oriente.
Oggi, Giornata Mondiale della Gioventù, voglio ricordare i tanti santi e sante giovani, specialmente quelli “della porta accanto”, che solo Dio conosce e che a volte Lui ama svelarci a sorpresa. #GMGdiocesana
— Papa Francesco (@Pontifex_it) 14 aprile 2019
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