“Celebrare per incontrare” è il titolo scelto per il Centenario della nascita di Chiara Lubich, la fondatrice del Movimento dei Focolari. Nata a Trento il 22 gennaio 1920, è stata una figura carismatica del 19esimo secolo, che ha lasciato un’importante eredità diffusa in tutto il pianeta. Una donna di Chiesa, ma sempre proiettata verso il mondo: promotrice di un nuovo stile di vita in campo civile, economico e politico, ha fatto del dialogo, della fratellanza universale e della condivisone, i temi fondanti del suo messaggio.
La testimonianza di Maria Voce, presidente dei Focolari
Maria Voce, presidente del Movimento dei Focolari sin dalla morte di Chiara Lubich, ha ribadito l’attualità del messaggio della fondatrice. Ai microfoni di Telepace ha detto che “Chiara ha ancora tanto da dire al mondo” e dunque questa ricorrenza può essere un’occasione utile per riscoprire il suo messaggio. Soprattutto i giovani possono concretizzarlo meglio.
E parlando di Chiara ne ha evidenziato la capacità di essere lungimirante. Lei “ha visto lontano e grazie a Dio ci ha fatto vedere”. E, da testimone, ha ricordato: “ci diceva quello che lei intuiva, come se fosse già realizzato, come se fosse già vivo. Parlava del mondo unito, come se fosse lì, parlava di abbattere le barriere come se fosse una cosa già fatta”. E concludendo ha affermato che le cose che Chiara ci ha fatto intravedere “adesso tocca a noi – passo dopo passo – realizzarle”.
Le iniziative in occasione del centenario
Numerose le iniziative in programma in tutto il mondo nel corso del 2020 per far conoscere la figura di Chiara Lubich. Le celebrazioni prenderanno ufficialmente il via con l’apertura della mostra internazionale “Chiara Lubich, Città Mondo” presso la Galleria Bianca di Piedecastello a Trento, il prossimo 7 dicembre. Il percorso – che racconta la sua avventura spirituale, culturale e sociale durante la Seconda Guerra Mondiale – sarà replicato in numerose capitali extraeuropee, come New York, Città del Messico, Sidney, Mumbai, San Paolo, Gerusalemme, Algeri e Nairobi.
Uno dei frutti del centenario è anche la nuova biografia, intitolata “Chiara Lubich. La via dell’unità tra storia e profezia”. L’autore, Maurizio Gentilini, ci ha spiegato che l’idea di questa biografia risale a circa due anni fa. La “proposta” gli fu fatta dal Centro Chiara Lubich di Rocca di Papa. Gentilini continua: “ho cercato di approfondire questa figura utilizzando le categorie interpretative ed il metodo storico-critico, che vengono dalla scuola laica, storiografica. E poi però applicando anche un principio che era frutto di una massima di Giorgio La Pira – uno che se ne intendeva molto della lettura sapienziale della Storia – di usare per la lettura di personaggi di questo tipo un occhio carnale, ovvero ancorato al metodo e alla dimensione scientifica, ed un occhio teologale, ovvero un occhio che tenga conto del dito di Dio operante nella Storia” .
Maurizio Gentilini ha infine ricordato che Chiara Lubich è una grande “protagonista” della epoca e che “ha proiettato il suo carisma e il suo messaggio anche dopo la sua morte”. Ciò che ha insegnato è attuale, soprattutto in “questo grande cambio di epoca che stiamo vivendo, contraddistinto dalla frammentazione”.
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