Dopo tre anni trascorsi in una tensostruttura, a causa di un cedimento del solaio, la comunità di San Giulio tornerà nella sua chiesa, rinnovata e consolidata. A celebrare la prima Messa nell’aula liturgica, al termine dei lavori, sarà Papa Francesco, domenica 7 aprile. Il pontefice presiederà il rito di dedicazione dell’altare. Ad accoglierlo, alle 16, il cardinale vicario Angelo De Donatis, con il parroco padre Dario Frattini. “Ci aspettiamo un incontro nello stile di Papa Francesco, un padre che incontra i suoi figli, un incontro semplice, dove lui non sta a guardare alle formalità ma alle persone”. Tre anni fa, i parrocchiani di San Giulio si sono autotassati per acquistare questa tensostruttura. Sono stati necessari sessantamila euro. Da allora fino a domenica prossima la Messa si celebra lì.
Il programma della visita di Papa Francesco
Prima della Messa, il Papa confesserà alcuni fedeli e incontrerà i vari gruppi della comunità parrocchiale: dagli ammalati ai novelli sposi, dai bambini del catechismo ai volontari e agli assistiti della Caritas: tra questi, anche quattro senza dimora accolti dalla parrocchia durante l’emergenza freddo. Il Papa incontrerà anche quanti hanno contribuito alla realizzazione del presepe vivente, che negli ultimi due anni è stato allestito dai fedeli di San Giulio a Porta Asinaria, per raccogliere fondi per i lavori. E, poi, nella tensostruttura, i membri dell’Ufficio edilizia di culto del Vicariato di Roma con l’impresa che ha portato avanti i lavori di ricostruzione. “La parrocchia desidera entrare come famiglia dentro la propria casa. Ci ritorniamo con Papa Francesco. E questo è stato un grande dono”. Padre Frattini ricorda anche alcuni momenti in preparazione della celebrazione di domenica prossima. E cita gli incontri e le catechesi con i vescovi ausiliari che si sono svolti nei mesi scorsi. “Si entra in una casa che non è terminata e si termina un po’ alla volta”.
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