Un incoraggiamento alle comunità ecclesiali che promuovono e sostengono la vita. Lo ha pronunciato, Papa Francesco, al termine dell’Angelus, in occasione della Giornata per la Vita, che si è celebrata ieri in Italia sul tema “È vita, è futuro”. “Si rende sempre più necessario un concreto impegno per favorire le nascite, che coinvolga le istituzioni e le varie realtà culturali e sociali, riconoscendo la famiglia come grembo generativo della società”, ha detto il Papa. Il pontefice, sabato, aveva ricevuto in udienza in Vaticano, in prossimità della stessa Giornata, i membri del Consiglio direttivo del Movimento per la Vita italiano. A loro aveva detto che “la difesa della vita non si compie in un solo modo o con un unico gesto, ma si realizza in una molteplicità di azioni, attenzioni e iniziative; né riguarda solo alcune persone o certi ambiti professionali, ma coinvolge ogni cittadino e il complesso intreccio delle relazioni sociali”. Il Papa ha puntualizzato che “prendersi cura della vita esige che lo si faccia durante tutta la vita e fino alla fine”. Nel suo discorso il Papa ha rivolto l’attenzione al “fulcro” della “difesa della vita”, cioè “l’accoglienza di chi è stato generato ed è ancora custodito nel grembo materno”. “Spegnere volontariamente la vita nel suo sbocciare è, in ogni caso, un tradimento della nostra vocazione, oltre che del patto che lega tra loro le generazioni, patto consente di guardare avanti con speranza”.
Appello del Papa alla politica
Il Papa, durante l’udienza, ha lanciato un appello alla politica, dopo aver osservato che “se la vita stessa viene violata nel suo sorgere, ciò che rimane non è più l’accoglienza grata e stupita del dono, bensì un freddo calcolo di quanto abbiamo e di ciò di cui possiamo disporre”. “Allora anche la vita si riduce a bene di consumo, da usare e gettare, per noi stessi e per gli altri”. Quindi, rivolgendosi ai politici, il Papa ha sottolineato che “a prescindere dalle convinzioni di fede di ognuno, pongano come prima pietra del bene comune la difesa della vita di coloro che stanno per nascere e fare il loro ingresso nella società, alla quale vengono a portare novità, futuro e speranza”. Così Francesco ha invitato il mondo della politica a non lasciarsi “condizionare da logiche che mirano al successo personale o a interessi solo immediati o di parte, ma guardino sempre lontano, e con il cuore guardino a tutti”. Infine, l’incoraggiamento a tutti a “impegnarsi con generosità, a partire dalle famiglie e da quanti operano in ruoli di responsabilità al servizio della vita”.
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