Un momento di festa nella cattedrale di Santa Maria Immacolata a Tokyo. Canti e gioia nell’incontro con i giovani, circa 900 convenuti all’interno della struttura (incontro iniziato alle 3.45 ora di Roma). Il Papa, nel suo discorso, ha precisato che è “possibile” un “futuro basato sulla cultura dell’incontro, dell’accoglienza e della fraternità”. Ha affidato il compito di costruire questa società ai giovani presenti a cui ha raccomandato di “testimoniare” l’amicizia e la solidarietà. Ha aggiunto: “senza bisogno di aggredire o disprezzare”, occorre soprattutto imparare a “riconoscere” le ricchezze altrui.
Non esistono i selfie dell’anima
Francesco ha parlato in spagnolo, con varie aggiunte a braccio, rispondendo alle domande di alcuni ragazzi.
Per scoprire la propria identità – ha affermato – “non possiamo guardarci allo specchio”. E con linguaggio evidentemente più comprensibile per i giovani presenti ha ricordato che i “selfie” non servono a fotografare la nostra interiorità. Ha esortato, cosi, a non essere troppo autoreferenziali e ad uscire da se stessi, per andare verso gli altri. In questo è il segreto della felicità
Da qui l’appello ad aprire le braccia dell’amicizia e ad accogliere quelli che vengono a cercare rifugio. Un appello che – sottolinea la CARITAS locale – si inserisce in un quadro normativo così stingente che nel 2018 solo 42 persone hanno ottenuto lo status di rifugiato”.
Francesco ha toccato anche la questione dell’eccesso di competitività, fenomeno che in Giappone comporta spesso l’auto isolamento e un grande numero di suicidi. Ci sono giovani – ha osservato il Papa – che non ridono, non giocano, non conoscono il senso della meraviglia e della sorpresa. Questi – ha spiegato – rischiano di diventare zombi: il loro cuore ha smesso di battere a causa dell’incapacità di celebrare la vita con gli altri. Un problema che riguarda tanta gente nel mondo. Gente – che è materialmente ricca – ha precisato – ma che vive come schiava di una solitudine senza eguali!”. Per tutti il rimedio è uno soltanto: in una società frenetica e focalizzata sull’essere solo competitivi e produttivi – secondo Francesco – occorre “fare spazio a Dio”. La paura – ha concluso – è sempre nemica dell’amore e della pace. Le grandi religioni insegnano tolleranza, armonia e misericordia, non divisione e conflitti.
La redazione di Telepace News (redazione@telepace.it) si trova a Roma nel quartiere di Borgo Angelico, a pochi passi dalla Città del Vaticano. Dal 1990, per desiderio di Papa Giovanni Paolo II viene aperta la sede a Roma, che ospita giornalisti e operatori televisivi. La redazione si occupa di tutte le principali attività del Papa: l’Angelus, l’Udienza Generale del Mercoledì, i viaggi apostolici. Grazie al satellite, le immagini trasmesse da Telepace Roma arrivano integralmente in ogni casa.