- autore, Pietro Hoskins
- azione, Corrispondente d’affari
Il capo di Tesla, Elon Musk, afferma di opporsi alle tariffe statunitensi sui veicoli elettrici cinesi (EV), pochi giorni dopo che il presidente Joe Biden ha quadruplicato le tariffe sui veicoli elettrici importati dalla Cina.
“Né Tesla né io abbiamo chiesto queste accuse”, ha detto il multimiliardario in una conferenza sulla tecnologia a Parigi tramite collegamento video.
I commenti di Musk contraddicono il suo avvertimento di gennaio secondo cui le case automobilistiche cinesi avrebbero “schiacciato” i rivali di altri paesi se non ci fossero state barriere commerciali.
La settimana scorsa, la Casa Bianca ha affermato che le nuove misure, comprese le tariffe del 100% sui veicoli elettrici provenienti dalla Cina, erano una risposta a politiche ingiuste e intese a proteggere i posti di lavoro americani.
“Onestamente, sono rimasto sorpreso quando sono stati annunciati. Le cose che impediscono la libertà di scambio o distorcono il mercato non sono buone”, ha detto giovedì Musk.
“Tesla sta competendo bene sul mercato cinese senza tariffe né sussidi. Sono favorevole a qualsiasi tariffa”, ha aggiunto.
Biden ha mantenuto molte delle tariffe introdotte dal suo predecessore, Donald Trump, aumentando al contempo la pressione commerciale su Pechino.
La settimana scorsa, Biden ha promesso di non permettere alla Cina di “controllare ingiustamente il mercato” dei veicoli elettrici e di altri beni chiave, tra cui batterie, chip per computer e forniture mediche di base.
La Cina ha affermato che si opporrà all’aumento delle tariffe e che adotterà misure di ritorsione.
L’annuncio del Ministero del Commercio che avrebbe indagato sulle importazioni di copolimero di poliossimetilene, utilizzato nell’elettronica e nelle automobili, è stato visto come un segnale che la Cina avrebbe fatto marcia indietro nelle controversie commerciali con gli Stati Uniti e l’Europa.
Questa settimana, la Cina ha segnalato che potrebbe colpire le auto con motori di grandi dimensioni importate dall’UE e dagli Stati Uniti con una tariffa del 25%.
La Camera di commercio cinese per l’Unione europea ha affermato di essere stata informata della potenziale mossa definendola “in”.
La Commissione Europea (CE), che sovrintende alle politiche commerciali dell’Unione Europea, ha fissato la scadenza del 4 luglio per decidere se imporre misure contro le importazioni di veicoli elettrici di fabbricazione cinese.