Oggigiorno il costo della vita è aumentato in maniera esponenziale. L’acquisto e il possesso di un singolo bene, nell’epoca moderna, impattano maggiormente sulle singole famiglie. Tutto ciò è dovuto, anche e soprattutto, alla penetrazione pervasiva di un fenomeno chiamato inflazione. Un fenomeno così diffuso che, appunto, ‘influenza’ anche stati lontanissimi, come il Giappone.
Cos’è l’inflazione e perché spaventa
È una parola che a prima vista, una volta acquisito il significato, può spaventare eccome. In effetti le ragioni, nella fattispecie, ci sono tutte. Letteralmente l’inflazione fa riferimento all’aumento dei prezzi di beni e servizi.
L’effetto economico di questa variazione verso l’alto è facilmente intuibile: diminuisce il potere di acquisto di un bene perché, in un certo senso, non ce lo si può permettere più.
Il valore della moneta, allo stesso tempo, decresce e in questo modo, di fatto, non gira neanche il mercato. Da qui si producono altri effetti negativi che vanno a scoraggiare gli investimenti.
L’aumento dei prezzi si dice generalizzato perché coinvolge quei beni e servizi essenziali che descrivono a pieno le abitudini di consumo di una popolazione. Non è uguale per tutti, ma dipende dalle categorie di persone considerate. Il calcolo mensile dell’inflazione lo aggiorna nel suo report l’Istat, Istituto nazionale di statistica.
La domanda che più ci si pone in questi casi è: quali sono le cause dell’inflazione? È dovuta all’aumento della domanda di beni e servizi. Se essa è maggiore dell’offerta presentata sul mercato, allora in quel caso si genera la cosiddetta inflazione da domanda.
L’inflazione da offerta, invece, si produce nel momento in cui la domanda è la stessa, ma aumentano i costi relativi a quel bene a causa di eventi naturali e imprevedibili. Caso limite in questo senso l’avvento del lockdown con il Covid che ha rivoluzionato praticamente tutto il mondo segnando un vero e proprio spartiacque.
I modi migliori per risparmiare con l’inflazione
Può sembrare strano, ma una delle mosse vincenti per arginare il problema dell’inflazione è l’investimento. Investire è sempre la chiave per poter aumentare le proprie entrate.
Comprare azioni e titoli di stato, ad esempio, può risultare intrigante, per certi versi, anche se rappresentano attività comunque rischiose e non particolarmente certe nel loro esito.
Ci si pone l’obiettivo di diversificare gli investimenti, ma senza andare oltre il proprio budget di riferimento. La regola chiave è non superare mai ciò che si ha a disposizione.
La negoziazione, soprattutto in ambito professionale, rappresenta un aspetto da far crescere e che può aiutare in maniera considerevole le persone. A maggior ragione se, all’aumentare dei prezzi, gli stipendi restano uguali o, in alcuni casi, diminuiscono.
Porsi l’obiettivo di ottenere un aumento, con tutte le implicazioni relazionali del caso, permette di assicurarsi serenità dal punto di vista economico, ma, anche e soprattutto, dà una bella botta all’inflazione.
Tagliare i costi per adattarli alle esigenze di spesa quotidiana. Un’altra mossa da tenere in considerazione nell’ottica di abbattere o, quantomeno, ridurre l’impatto negativo dell’inflazione. Basta individuare i beni colpiti di più sotto questo punto di vista ed il gioco è fatto.
Inoltre, per risparmiare ma ci si vuole concedere qualche ora di divertimento è opportuno andarci con i piedi di piombo. Si vuole tentare la fortuna? Ci sono siti che offrono di giocare gratis senza deposito al baccarat in modo da non rovinarsi ma soltanto trascorrere qualche istante lontano dai problemi. Senza, ovviamente, dover esagerare e rincorrere la fortuna a tutti i costi.
I segreti per contrastare l’inflazione
Combattere l’inflazione non è impossibile, anzi. Sembra rischioso, sulla carta, dover investire parte dei propri risparmi per aspirare a determinati beni. Facendo così si rischia di andare diretti verso il pericolo inflazione, ma gli effetti possono essere ridotti.
Diversificare gli investimenti è uno dei metodi più produttivi per evitare perdite irrimediabili dal punto di vista finanziario. Il settore immobiliare può diventare una via privilegiata sotto questo profilo. Il mattone tira sempre più e fornisce un livello maggiore sulle proprie spese ed entrate, per chi se lo può permettere.
Non necessariamente gli investimenti da operare sul mercato devono essere così consistenti. Ci si può accontentare di strumenti anti-inflazioni, ma a basso rischio. Valorizzare i fondi pensione e le obbligazioni a lungo termine garantiscono la protezione del capitale entro un certo livello, mai oltre. Possono persino offrire piccole agevolazioni dal punto di vista fiscale con una tranquillità e una stabilità consolidate nel tempo.
La stretta correlazione tra inflazione e tassi di interesse
Incorrere nell’inflazione significa quasi certamente andare incontro all’incremento dei tassi di interesse. Aumentando l’uno aumenta, di riflesso, anche l’altro. Questo succede soprattutto quando si entra nel mercato delle obbligazioni.
A quel punto è come se si producesse una sorta di effetto catena: maggiore inflazione equivale a maggiore richiesta di prestiti e finanziamenti alle banche a causa di asset cambiati. Ma, allo stesso modo, prestiti più onerosi rendono i tassi di interesse più elevati.
Al fine di tenere a bada il rischio di inflazione all’orizzonte, l’investimento sull’oro si configura come una sorta di parete protettiva rispetto alle impennate indesiderate e improvvise. Soprattutto quando c’è un aumento dei prezzi considerevole l’oro diventa un’ancora di salvezza dalla forte armatura protettiva.
Qui entra in gioco la fase del trading online. Quello strumento finanziario che analizza l’andamento del mercato e dal quale è possibile rientrare dalle spese o, addirittura, guadagnarci un bel gruzzoletto.
Per fare buon trading contro l’inflazione va studiato, innanzitutto, il mercato che circonda Piazza Affari, a cui si può dare una occhiata qui. Dopo aver aperto un conto l’obiettivo diventa, a questo punto, calcolare i fattori di rischio e monitorare la propria posizione.
Una delle qualità migliori del trader è di saper individuare la posizione migliore rispetto alle performance di mercato di titoli, obbligazioni e quant’altro. Si guadagna, sostanzialmente, da questo e il guadagno è calcolato entro una prospettiva orizzontale.
Investendo, anche, sui tassi di interesse il valore della valuta aumenta nel contempo. L’economia si stabilizza ulteriormente, determinando un altro effetto degno di nota: la domanda di importazione si innalza, la domanda di esportazione si abbassa. Anche questo è un chiaro segnale di riduzione dell’inflazione. Bassa inflazione significa economia forte, dove domanda ed offerta si incontrano nel punto di equilibrio.