“Il coinvolgimento è stato inimmaginabile e se si creassero le condizioni sarei pronto ad andare avanti finché campo”. A dirlo è il cardinale Angelo Comastri, vicario di Papa Francesco per la Città del Vaticano, nello speciale di Telepace ‘I miracoli della preghiera‘. Una riflessione sull’esperienza del Rosario e del Regina Coeli recitati in diretta televisiva dalla Basilica di San Pietro tra l’11 marzo e il 30 maggio. Un totale di 66 appuntamenti durante la fase più acuta del Coronavirus.
Un’iniziativa che sarebbe dovuta durare una settimana, ma che è andata avanti fino alla fine di maggio e che ha raggiunto almeno un milione di persone. Un’esperienza nata dall’idea del cardinale di proporre la familiarità della preghiera mariana, nei giorni più difficili della pandemia. “Poi sono stato travolto dagli eventi”, spiega il porporato, che ha ricevuto numerosi inviti a proseguire, ma “adesso che San Pietro ha ripreso la sua vita normale è difficile”.
Il cardinale continua a ricevere migliaia di lettere, che raccontano dello straordinario desiderio di preghiera, anche da persone lontane dal mondo della Chiesa. “Un uditorio impressionante che non mi sarei mai immaginato”, afferma raccontando alcune testimonianze. Amici che si trovavano quotidianamente per vivere il Rosario in compagnia, un ateo che è scoppiato in lacrime davanti alla diretta e si è messo a pregare per la prima volta nella sua vita, un’anziana taciturna che vive in una casa di riposo e a cui il preghiera mariana ha ri-donato l’entusiasmo della parola. “Questo coinvolgimento ha confermato come i problemi si risolvano solamente quando ci si apre all’Onnipotente. Farlo attraverso la preghiera è la cosa più bella che possiamo fare nella vita”, spiega il porporato.
Passata la fase più dura dell’emergenza, è necessario ricordarsi degli insegnamenti che questo periodo ci ha portato. “È bastato un piccolo virus – osserva Comastri – per mettere in ginocchio l’economia occidentale. Tutti abbiamo fatto un bagno d’umiltà ricordandoci che non siamo i padroni del mondo, ma siamo solo in affitto”. Anche sul piano pratico sono state numerose le conseguenze: “tanti giovani hanno scoperto la bellezza di aiutare gli anziani”.
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