‘I gabbiani e la rondine’: è il titolo dell’ultimo libro di don Marco Pozza, cappellano del carcere di Padova. Il tema al centro della narrazione è la Via Crucis 2020 di Papa Francesco celebrata in Piazza San Pietro in piena pandemia sotto gli occhi del mondo intero. Un’esperienza che ha coinvolto la comunità della casa di reclusione padovana e che continua a suscitare emozioni e riflessioni, anche grazie a questa iniziativa della Rizzoli.
Nel corso dello speciale ‘La Via Lucis‘, realizzato da Telepace, l’autore ha raccontato tutti i dettagli dell’iniziativa. “Nel titolo – ha detto il sacerdote – c’è già il contenuto: i gabbiani erano presenti quella sera a Piazza San Pietro. E gli stessi gabbiani tengono compagnia alle tante persone rinchiuse nelle carceri“. L’immagine della rondine risale, invece, ad un racconto di Pasolini, nel quale un ragazzo romano ne salva una dall’annegamento nel Tevere. “Dobbiamo credere che chi nella vita è caduto può rinascere come quella rondinella, se c’è qualcuno che lo prende per mano“. In quest’ottica la “la Via Crucis diventa una Via Lucis, perché dietro ad ogni croce, se abbiamo gli occhi di Cristo, possiamo intravedere una luce di speranza.“
In copertina Papa Francesco ha voluto scrivere due righe: “Queste pagine sfidano l’indifferenza con la tenerezza“. Due parole che “il Papa ha usato per traghettare la sua Chiesa in questo periodo“, ha commentato don Pozza. All’interno del libro, oltre ai quattordici testi delle meditazioni della Via Crucis, si racconta ciò che non si è visto nella narrazione della celebrazione: “le impressioni di chi quella sera, da dentro una cella, ha visto la sua storia raccontata in mondovisione. Ma anche la storia di quella croce che il 10 aprile viaggiava nella piazza spettrale ed oggi è custodita nella cappella del carcere“.
Per la comunità padovana la Via Crucis vissuta con Papa Francesco è stato un momento di svolta. Infatti, “la comunità ha iniziato dei percorsi interiori e comunitari che forse prima nemmeno ci sognavamo. Questo ci fa capire – ha concluso il cappellano – che quando tutto sembra perduto nella vita, c’è sempre un Dio che scatta in contropiede e ribalta la partita“.
Guarda lo speciale “La Via Lucis”.
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