di Giacomo Biancardi – Si è aperto a Madrid, e proseguirà fino al prossimo 13 dicembre, la Conferenza Mondiale sul Clima (COP 25), organizzata dalle Nazioni Unite alla quale sono presenti 196 Paesi del mondo e l’Unione Europea. Ad aprire i lavori il segretario generale dell’ONU Antonio Guterres, che parlando dei cambiamenti climatici ha detto che si sono intensificati “in una emergenza climatica” ed ha definito quanto fatto fino ad ora risultato di sforzi “totalmente insufficienti”.
Le misure per limitare il riscaldamento globale
Sul tavolo delle trattative ci sono le misure da adottare, per raggiungere l’obiettivo stabilito con l’Accordo di Parigi del 2015 e limitare il riscaldamento globale. Gli ultimi dati pubblicati dall’Organizzazione meteorologica mondiale mostrano che i livelli di gas serra nell’atmosfera hanno raggiunto un nuovo livello record. I valori globali medi di anidride carbonica di 407,8 parti per milione nel 2018. L’ultima volta che si è verificata una concentrazione di CO 2 comparabile a questa è stata tra “3 e 5 milioni di anni fa” con una temperatura tra 2 e 3 gradi Celsius più calda e il livello del mare da “10 a 20 metri più alto di oggi”.
Tra i Paesi presenti a Madrid anche gli Stati Uniti, con una delegazione nonostante l’annuncio dato dal Presidente Trump di volersi ritirare dall’accordo di Parigi. Tra le tante voci che si sono espresse in questa giornata inaugurale quella delle istituzioni europee. La Presidente della Commissione Europea, Ursula von Der Leyen ha ribadito la volontà degli europei di essere ambiziosi “il più possibile” durante i negoziati e di essere pronti a contribuire con “il nostro accordo europeo a un accordo verde globale” e confermando che tra dieci giorni la Commissione Europea presenterà il “Green Deal” europeo con l’obiettivo di essere il primo continente “neutro da un punto vista climatico” entro il 2050. Ursula von Der Leyen ha sottolineato tre passaggi che rappresenteranno quello che l’Unione Europea, il cui parlamento ha da poco votato a maggioranza l’emergenza climatica, vuole fare nel suo cammino futuro: “Il Green Deal europeo – ha detto – dovrà essere la nuova strategia di crescita dell’Europa”, arrivando a ridurre emissioni, creando posti di lavoro e migliorando la qualità della vita, ma per fare questo, ricorda la presidente della Commissione, occorre fare “investimenti” in tre contesti: ricerca, innovazione e tecnologie verdi. Tutto ciò non basta e si arriva al “secondo passaggio”.
Le legge europea sul clima a Marzo
Il prossimo marzo sarà presentata la prima legge europea sul clima che ha l’intenzione di rendere “irreversibile il passaggio alla neutralità climatica” europea, includendo l’estensione dello scambio di quote di emissione a tutti i settori pertinenti, energia pulita, economia e sicura con il potenziamento dell’economia circolare, una strategia della biodiversità e il piano per l’agricoltura.
Una transizione di questo tipo dovrà funzionare per tutti o non lo farà affatto e proprio per questo nessuno sarà lasciato indietro. Con un apposito Fondo di Transizione saranno aiutati coloro che “dovranno fare un passo più grande” degli altri facendo leva su fondi pubblici e privati, anche con l’aiuto della Banca Centrale Europea per gli investimenti che si è “impegnata a diventare la Banca climatica europea”. Noi europei siamo pronti – sono le parole conclusive della Von der Leyen – se ci “muoviamo insieme, ci sposteremo più velocemente nell’interesse di tutti”.
L’iniziativa dell’Arcidiocesi di Madrid e delle istituzioni cattoliche
Nella capitale spagnola, intanto, l’arcidiocesi di Madrid ha annunciato l’avvio di uno speciale sito, dedicato proprio al vertice sul clima e coordinato dalla Commissione Diocesana per l’Ecologia Integrale
www.cdeimadrid.archimadrid.es/
E questo si aggiunge tutta una serie di appuntamenti organizzati dalle istituzioni cattoliche a partire da giovedì 5 dicembre quando la Fondazione Paolo VI proporrà un incontro intitolato il “vertice del cambiamento climatico e la cura della casa comune” ed incentrato sulla dottrina sociale della Chiesa come motore del cambiamento sociale. Ci saranno momenti di preghiera come quello ospitato il 6 dicembre nella parrocchia di San Jeronime el Real per la “Cura della casa comune” e una successiva marcia organizzata dall’Alleanza per il Clima.
L’8 dicembre alle ore 20 una messa nella basilica di San Francisco el Grande con la presenza di tutti i leader e i rappresentanti cattolici che partecipano a COP 25.
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