I cappellani delle carceri italiane, la polizia e il personale dell’amministrazione penitenziaria, per la prima volta, si recheranno tutti assieme, domani 14 Settembre, in piazza San Pietro per un’udienza speciale concessa da Papa Francesco.
Sono attese circa 11 mila persone, provenienti da ogni parte del paese. E, al santo Padre presenteranno la “Croce della Misericordia” proveniente dalla casa di reclusione di Paliano, in provincia di Frosinone, dove Papa Francesco si è recato il 13 aprile 2017 per le celebrazione della Messa in Coena Domini.
L’intervista a don Raffaele Grimaldi
A guidare il gruppo sul sagrato della Basilica, don Raffaele Grimaldi Ispettore generale dei cappellani delle carceri italiane che, ai microfoni di Telepace, ha espresso gratitudine per il Papa. Ha definito, poi, quest’incontro “un evento di grazia”e ha ricordato il particolare legame tra il Santo Padre e il mondo delle carceri.
“Questa manifestazione è un grande incoraggiamento” per quel lavoro che, quotidianamente, gli operatori svolgono negli istituti di detenzione e pena, ha detto don Raffaele. A proposito dell’imminente udienza, ha spiegato che questa consisterà anche in momenti di riflessione e di preghiera. Alcuni cappellani, volontari, operatori offriranno una testimonianza del loro servizio.
La croce che sarà offerta al Papa è un richiamo al vissuto quotidiano nelle realtà carcerarie, ha spiegato l’ispettore generale. Ricorda il desiderio dei detenuti di “essere liberati dalla Parola di Dio”. Ricorda, ancora, che numerose donne costrette a scontare la pena in istituto assieme ai loro bambini. La croce è “messaggio di speranza” e “girerà per quanto è possibile tra le carceri italiane” a partire da domani, dopo la conclusione dell’incontro con il Santo Padre.
il servizio di Eugenio Bonanata
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