Da pochi giorni, è in libreria “Manuale del FilmMaker. Scrivere, produrre, distribuire“. Il saggio è stato scritto da mons. Dario Edoardo Viganò, da pochi giorni nominato da Papa Francesco vice Cancelliere della Pontificia Accademia delle Scienze.
L’autore Viganò, è esperto di comunicazione, e vanta grande competenza nel campo della cinematografia. Già docente presso la Pontificia Università Lateranense e presso la Luiss “Guido Carli” di Roma, è stato Prefetto della Segreteria per la Comunicazione della Santa Sede. Ha promosso e diretto la realizzazione delle più grandi produzioni audiovisive del Vaticano, in questi anni. Quest’ultimo volume è, dunque, una sorta di vademecum, la che nasce dall’esperienza sul campo.
Le fasi dello sviluppo di un audiovisivo, un processo unitario
Il libro offre riflessioni sulle fasi necessarie allo sviluppo di un prodotto audiovisivo. Viene, innanzitutto, preso in considerazione lo stadio iniziale della scrittura. I creativi, protagonisti di questa fase, devono sentirsi parte di un “processo unitario”, spiega Viganò, e dialogare con i produttori, evitando antagonismi. Altro momento chiave su cui argomenta l’autore è quello della “distribuzione” attraverso i vari canali possibili. Importante, a questo punto, è l’esame del “legame col territorio, con le sale” e anche quella “capacità di creare sinergie in chiave di co-branding e co-marketing magari attraverso il coinvolgimento di aziende che vogliono investire”. E, poi, viene analizzato anche il rapporto con il “pubblico” che non è sempre ben educato a una lettura delle immagini. In definitiva, questo testo può essere ritenuto una sorta di “bussola” offerta agli operatori della comunicazione affinché possano orientarsi. Nella consapevolezza che “costruire un film, montando e sincronizzando le molteplici macchine creative, tecnologiche, organizzative, logistiche, legali, economiche, finanziarie, ha senso e regge solo se si crede in ciò che si fa” .
Nel manuale del FilmMaker, il lettore potrà trovare un ultimo capitolo contenente alcuni casi concreti, ovvero quelle produzioni che in questi ultimi anni hanno impegnato Vatican Media e altre realtà esterne alla Santa Sede come Officina della Comunicazione, in collaborazione con alcuni Network come Rai, Discovery, Sky e Gruppo Gedi. “Sono racconti di un’esperienza” ha affermato don Dario, “che dicono come dall’inizio, ovvero dall’idea, questi tre momenti della scrittura, produzione, distribuzione sono sempre stati guardati con una visione “unitaria”. Questo, spiega ancora Viganò, ha permesso di ottenere ottimi risultati in termini di successo e gradimento.
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