In Vaticano si compie un “primo importante passo” dopo il summit sulla Protezione dei minori. Sono stati diffusi, stamani, tre importanti documenti, firmati da Papa Francesco, che, attraverso una serie di normative, intendono prevenire la grave piaga degli abusi nello Stato della Città del Vaticano. Francesco desidera che la Chiesa diventi “casa sicura per i bambini e per le persone vulnerabili”. Lo ha affermato il direttore ad interim della Sala stampa vaticana, Alessandro Gisotti, in una dichiarazione diffusa contestualmente alla pubblicazione dei tre documenti.
La lettera apostolica in forma di “Motu Proprio”
Innanzitutto, per mezzo di una lettera apostolica in forma di motu proprio, il Papa ha voluto rafforzare l’insieme dei precetti già esistenti nella Curia Romana e nello Stato della Città del Vaticano. Il suo intento è quello di garantire nella comunità interessata la consapevolezza dei “diritti e dei bisogni dei minori e delle persone vulnerabili”. Pertanto, prescrive il “dovere di segnalare gli abusi”, maggiore efficacia nell’azione giudiziaria, ascolto e accompagnamento delle vittime, anche attraverso un servizio ad hoc che verrà attivato. Gli imputati ritenuti colpevoli debbono essere rimossi dai loro incarichi. Di contro, Papa Francesco stabilisce che venga rispettata la “presunzione di innocenza” e che la buona fama di coloro che sono stati accusati ingiustamente sia pienamente riabilitata.
La legge e le Linee guida per i residenti nello Stato Vaticano
Con la “Legge N. CCXCVII“, che entrerà in vigore nel giugno 2019, introduce invece delle disposizioni complementari nel procedimento penale per i reati commessi nei confronti di minori. Delibera, innanzitutto, l’equiparazione di “minore” a “persona vulnerabile“. E, altresì, la perseguibilità d’ufficio per i reati in questione. Il termine di prescrizione, che decorre dal compimento del diciottesimo anno d’età della vittima, è stabilito in vent’anni.
Gli altri articoli contengono provvedimenti in tema di obbligo di denuncia, protezione delle persone offese, modalità di indagine e procedura giudiziaria. Quanto deliberato è applicabile nel territorio dello Stato della Città del Vaticano e per i cittadini qui residenti.
Infine, nell’ultimo documento, attraverso opportune “Linee guida” Papa Francesco stabilisce “politiche” e “procedure” per mantenere una “comunità ecclesiale rispettosa e consapevole dei diritti e dei bisogni dei minori e delle persone vulnerabili”. E si rivolge ai fedeli “residenti” in maniera stabile nello Stato della Città del Vaticano. Queste linee guida prevedono la nomina di un “referente per la tutela dei minori” nominato dal vicario generale per la Città del Vaticano. E, infine, il Santo Padre decreta che, nell’ambito delle attività pastorali svolte nello stesso Stato e che coinvolgono minori, la loro “tutela” sia prioritaria.
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