Il 13 marzo 2013 veniva eletto Papa il cardinale Jorge Mario Bergoglio. Il gesuita proveniente dall’Argentina inizia, pertanto, il suo settimo anno di pontificato. Nel giorno in cui si festeggia l’anniversario della sua elezione al soglio di Pietro, Papa Francesco si trova ad Ariccia, nella Casa del Divin Maestro, dove è impegnato per gli esercizi spirituali di Quaresima. Riposo e meditazione, dunque, per Bergoglio. Le immagini che giungono dal luogo del ritiro lo ritraggono assorto nella preghiera e nella meditazione. In compagnia degli altri membri della Curia Romana, siede tra i banchi della cappella, mai in prima fila.
I messaggi di auguri a Papa Francesco
Sono giunti al pontefice gli auguri da autorità di tutto il mondo. Esponenti del mondo politico e religioso hanno fatto sentire la propria vicinanza al Papa argentino. E, ad Ariccia, il cardinale Giovanni Battista Re ha preso la parola, a nome di tutti i presenti, per rivolgere un pensiero augurale: “Siamo pieni di gioia nel poter celebrare questa mattina la Messa con Lei”. Il sottodecano del Collegio Cardinalizio ha auspicato “sostegno” e “conforto” da Dio per il delicato compito di “confermare i fratelli nella fede, di essere il fondamento dell’unità e di indicare a tutti la via che porta al cielo”. E anche la Presidenza della Conferenza episcopale italiana, attraverso una nota, ha espresso “gratitudine” a Papa Francesco “per i processi che ha saputo avviare nella Chiesa con l’eloquenza della Sua testimonianza”. I vescovi italiani hanno assicurato la propria “preghiera” e vicinanza. Anche loro augurano un ministero sereno, sperimentando quotidianamente “l’olio dello Spirito Santo e il vino della comunione ecclesiale”.
Un pontificato difficile
Quelli, appena trascorsi, non sono stati mesi facili per Papa Francesco. Sono diversi i fatti di cronaca che compromettono la serenità della sua missione. Proprio oggi, giunge l’angosciante notizia della condanna a sei anni di carcere per il cardinale Pell, ex Prefetto della Segreteria dell’Economia. Il porporato australiano è stato uomo di fiducia del Papa, all’inizio del suo pontificato. Poi il declino, per Pell, e una situazione mediatica non facile da gestire, per via dell’accusa di aggressione sessuale nei confronti di due chierichetti. I fatti risalirebbero ad un periodo tra il 1996 e il 1997 e sarebbero avvenuti nella cattedrale di Melbourne. Il cardinale si è sempre dichiarato innocente e da Oltretevere si attende “l’esito del processo d’appello” visto che sussiste “il diritto di difendersi fino all’ultimo grado”. E lo scorso mese si è anche tenuto l’atteso e discusso summit sulla protezione dei minori nella Chiesa. L’esigenza di una riunione per discutere della delicata questione, con i presidenti delle Conferenze episcopali di tutto il mondo, era nata dopo i numerosi casi emersi in questi anni. L’ex nunzio a Washington, Carlo Maria Viganò, aveva persino chiesto le dimissioni di Papa Francesco attribuendogli delle responsabilità. Per Viganò, il Papa avrebbe dovuto affrontare il cardinale McCarrick, definito “predatore seriale”, con più severità, da molto tempo prima.
I gesti semplici di un pastore e la sua forza
Un periodo non facile, dunque, per la Chiesa intera. E numerosi, anche, i polemici con questo papato. Nonostante attacchi durissimi provenienti da ogni direzione, Papa Francesco ha dimostrato tenacia e forza. E si è conquistato un posto nel cuore di tanti, soprattutto per gesti semplici di “prossimità” verso tutti. Francesco, sin dal giorno della sua elezione, ha sempre desiderato una Chiesa “in uscita”, e vicina soprattutto a “zoppi, storpi, ciechi, sordi”, agli ultimi insomma. “Dovunque voi siate, non costruite mai muri né frontiere, ma piazze e ospedali da campo” aveva detto Bergoglio ai vescovi italiani nel novembre del 2015. E di questa Chiesa, capace di “conversione”, che riparte dalle periferie esistenziali, vuole essere artefice e promotore. Sono passati sei anni da quando, appena eletto, si affacciò dalla loggia della Basilica Vaticana rivolgendosi a tutti con un semplice: “Fratelli e sorelle, buonasera”. Quel saluto fu eloquente della “semplicità” dei gesti di Papa Francesco. Per questo suo modo di essere “pastore” la gente lo apprezza e gli vuole bene. E questi anni di pontificato verranno ricordati per l’essenzialità dei gesti che lo contraddistinguono.
Per l’occasione abbiamo intervistato mons. Enrico dal Covolo, Assessore al Pontificio Comitato di Scienze Storiche, a cui abbiamo chiesto di fare un bilancio di questo pontificato.
Fratellanza umana ed ecologia
Grande l’attenzione di Bergoglio, anche, per i temi della fratellanza umana e della convivenza di tutti sul pianeta terra, la nostra “casa comune”. Il recente messaggio per la Quaresima contiene numerose esortazioni per la tematica presente in modo insistente negli scritti del gesuita. Nell’ultimo viaggio apostolico, negli Emirati Arabi, ha firmato con il Grande Imam di Al-Azhar un importante documento sulla “Fratellanza per la pace mondiale e la convivenza comune”. L’evento è stato giustamente definito, dal direttore ad interim della Sala Stampa Vaticana, Alessandro Gisotti, “un potente segno di pace e di speranza” per il nostro futuro.
I numeri del pontificato di Francesco
Sono oltre mille le omelie pronunciate da Francesco in sei anni di pontificato, più di 670 nelle Messe a Santa Marta. Sono oltre 1200 i discorsi pubblici, 264 le catechesi all’udienza generale del mercoledì e 342 le catechesi sul Vangelo della domenica e dei giorni festivi, in occasione di Angelus e Regina Caeli. Bergoglio ha scritto due encicliche: la Lumen fidei, completando quanto iniziato da Benedetto XVI, e la Laudato si’. E, poi, tre esortazioni apostoliche (Evangelii gaudium, Amoris laetitia e Gaudete et exsultate). Il Papa ha presieduto tre Sinodi: due sulla famiglia e uno sui giovani. Ha viaggiato in lungo e in largo, compiendo 27 viaggi internazionali con 41 Paesi visitati e 24 viaggi in Italia. Tra le numerose canonizzazioni disposte, quelle dei tre Papi, Giovanni XXIII, Paolo VI e Giovanni Paolo II, e poi Madre Teresa di Calcutta, mons. Oscar Romero, i due pastorelli di Fatima Giacinta e Francisco Marto.
La redazione di Telepace News (redazione@telepace.it) si trova a Roma nel quartiere di Borgo Angelico, a pochi passi dalla Città del Vaticano. Dal 1990, per desiderio di Papa Giovanni Paolo II viene aperta la sede a Roma, che ospita giornalisti e operatori televisivi. La redazione si occupa di tutte le principali attività del Papa: l’Angelus, l’Udienza Generale del Mercoledì, i viaggi apostolici. Grazie al satellite, le immagini trasmesse da Telepace Roma arrivano integralmente in ogni casa.