“Aumentare la consapevolezza sulla situazione di coloro che soffrono povertà e sfruttamento”, specialmente di “quanti sono prigionieri del crimine del traffico di esseri umani”. Papa Francesco ha indicato il “compito urgente per i cristiani di oggi” alla Fondazione Galileo, i cui membri sono stati ricevuti oggi in udienza in Vaticano. E lo ha fatto nella Giornata mondiale contro la tratta di esseri umani. Il pontefice ha poi ringraziando i presenti per il “prezioso ruolo” che “svolgono nel far conoscere il messaggio salvifico del Vangelo alle persone del nostro tempo, specialmente ai nostri fratelli e sorelle più vulnerabili”.
Le parole di Papa Francesco
Papa Francesco ha ricordato che l’incontro odierno si svolge nella festa di Santa Giuseppina Bakhita che è la patrona delle vittime della tratta di esseri umani. Questa giovanissima sudanese fu rapita quando aveva 7 anni e fu venduta numerose volte. Il suo nome, che significa “fortunata” le fu dato dai suoi rapitori. Il Papa ha associato la santità di vita di santa Santa Giuseppina Bakhita a un richiamo “ad affrontare con maggiore determinazione le moderne forme di schiavitù”, che Francesco ha definito come “una ferita aperta nel corpo della società, una piaga nella carne di Cristo e un crimine contro l’umanità”.
Anche nel tweet del giorno il Papa ha lanciato un messaggio contro la tratta definendola una “terribile violazione della dignità umana”. Quindi, l’invito ad aprire gli occhi su “questa piaga vergognosa” e a combatterla.
La tratta di persone è una terribile violazione della dignità umana. Apriamo gli occhi su questa piaga vergognosa e impegniamoci a combatterla. #InsiemeControLaTrattaDiPersone @M_RSezione
— Papa Francesco (@Pontifex_it) 8 febbraio 2019
La testimonianza di una vittima di tratta
In occasione della Giornata contro la tratta di esseri umani in sala stampa vaticana una ragazza di origini nigeriane, costretta in schiavitù, ha portato la propria testimonianza. “Mi hanno detto che avrei lavorato in un ristorante”. Invece è stata vittima di un raggiro che ha spiegato sinteticamente: “quando sono arrivata hanno portato sulla strada”. La donna racconta di non essersi voluta prostituire e di essere stata picchiata, adesso è in salvo grazie all’associazione Talitha Kum. Viva a Catania e si è sposata. Ha avuto anche dei figli. E parlando del suo impegno attuale ha detto: “continuo ad aiutare la altre donne vittime della tratta”.
L’intenzione di preghiera del Papa
È per le vittime della tratta l’intenzione di preghiera per il mese di febbraio indicata da Papa Francesco nel video della Rete mondiale di preghiera del Papa. Ricordando l’attualità del problema della schiavitù, il pontefice afferma che “di fronte a questa realtà tragica, nessuno può lavarsi le mani “. Altrimenti si rischia di essere “complici” di questo “crimine contro l’umanità”. Quindi, la richiesta di preghiera per “l’accoglienza generosa delle vittime della tratta delle persone, della prostituzione forzata e della violenza”.
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