Sono volati fino al cielo, “simbolo delle nostre preghiere per la pace nel mondo”, i palloncini lanciati dalla finestra del Palazzo apostolico dai ragazzi dell’Acr di Roma. Due di loro ieri hanno raggiunto Papa Francesco al termine dell’Angelus per leggere un messaggio di pace rivolto al Santo Padre, nell’ambito dalla “Carovana della pace”. Dopo la messa, nella chiesa di Santa Maria in Vallicella (Chiesa Nuova), presieduta da mons. Gianpiero Palmieri, vescovo ausiliare per il settore Est della diocesi di Roma, i partecipanti si sono trasferiti in corteo fino a San Pietro, passando per i giardini di Castel Sant’Angelo e via della Conciliazione. In cammino, bambini e ragazzi, dai 4 ai 14 anni, assieme ad associazioni, gruppi e scuole non statali, che hanno portato per le strade della città la loro testimonianza di pace con lo slogan: “Sapore di Pace!”. In piazza San Pietro, sono stati accolti dal vescovo ausiliare Paolo Ricciardi, delegato del Centro per la pastorale sanitaria della diocesi di Roma. Nel settore riservato per loro, i partecipanti hanno ricevuto il saluto della presidente diocesana Rosa Calabria e dei responsabili nazionali dell’associazione. Poi, hanno messo in scena alcuni sketch da un palco allestino all’interno della piazza, fino al momento dell’Angelus.
Il dialogo dei ragazzi dell’Acr con il Papa
“Con grande affetto saluto i ragazzi e le ragazze dell’Azione cattolica della diocesi di Roma. Vi auguro di essere gioiosi testimoni di pace e di fraternità”. Sono le parole pronunciate da Papa Francesco, prima che una dei due ragazzi leggesse il messaggio. “Anche quest’anno noi ragazzi dell’Acr, assieme ai nostri amici, ai nostri educatori e ai nostri sacerdoti siamo tornati da te per dire a tutti in modo forte e chiaro che vogliamo la Pace – ha affermato una ragazza dell’Acr, leggendo il testo accanto a Papa Francesco -. Abbiamo scoperto che la pace è una cosa davvero buona, anzi gustosa. Dà sapore alle nostre relazioni e fa bene al nostro cuore che diventa più sano e genuino”. Affermando che “la pace è un po’ come il sale”, i ragazzi dell’Azione cattolica nel loro testo hanno aggiunto che “oggi possiamo dire che, anche se ci sono situazioni difficili tra di noi e nel mondo, non bisogna scoraggiarsi o girarsi dall’altra parte”. “Bisogna metterci qualche azione di pace, che forse non risolverà tutti i problemi, ma sicuramente darà più sapore a questo mondo”. Dai piccoli dell’Acr l’iniziativa di sostenere con i fondi raccolti il progetto “Abbiamo riso per una cosa seria”, che “aiuta le regioni povere del mondo a garantire il valore del cibo e i diritti di chi lo produce, perché tutti possano avere la giusta ricompensa per il loro lavoro e vivere dignitosamente”. Infine, ricordando i 150 anni dell’Azione Cattolica di Roma e i 50 anni dell’Azione cattolica dei ragazzi, un grazie a Papa Francesco “per il tuo enorme impegno” a “raccontarci Gesù e come seguirlo nella nostra vita”.
Caro #PapaFrancesco siamo tornati da te per dire a tutti in modo forte e chiaro che vogliamo la #Pace! Se non si fosse capito bene: vogliamo la Pace!!! #CarovanadellaPace #Acr pic.twitter.com/mETSJDbpyX
— Diocesi di Roma (@diocesidiroma) 3 febbraio 2019
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