Papa Francesco ha da poco concluso la Liturgia Penitenziale con alcuni giovani detenuti a Panama. Sicuramente, è stato uno dei momenti più toccanti di questa Gmg 2019, anche se non ci sono giunte le immagini. Francesco ha pronunciato un discorso che ha iniziato citando il Vangelo di Luca: “Costui accoglie i peccatori e mangia con loro”. Parole commoventi e intrise di misericordia, quelle di Bergoglio, che ha ricordato che in cielo si fa festa per i peccatori pentiti. La Liturgia Penitenziale è stata celebrata al Centro de Cumplimiento de Menores Las Garzas de Pacora. L’istituto penitenziario accoglie prevalentemente “giovani”.
Le etichette condannano le persone
Al suo arrivo il Papa è stato accolto dall’arcivescovo di Panama, Josè Domingo Ulloa Mendieta e dalla direttrice del centro. La liturgia, iniziata alle 10.30 ora locale, è stata introdotta da un canto, dalla testimonianza offerta da uno degli ospiti. Dopo la lettura del brano evangelico, il Papa parlato ai ragazzi dell’atteggiamento accogliente di Cristo verso i peccatori. E dello “scandalo” provocato dal comportamento di Cristo nei farisei e negli scribi che “si limitavano solo a mormorare e a sdegnarsi”.
Cristo rapportandosi con i peccatori, ha poi ricordato Bergoglio, non ha mai usato la “mormorazione” o il “pettegolezzo”. Il Papa ha ribadito più volte, nel suo discorso, che è bene dare sempre nuove possibilità alle persone che si sono macchiate di qualche reato o hanno fatto scelte sbagliate nella vita. Alzare muri non serve a nulla e non serve stigmatizzare il passato delle persone. Non si risolvono i problemi isolando ed emarginando.
Le “etichette“, sicuramente, condannano le persone e impediscono loro di ricominciare, sfruttando “nuove opportunità”. Va sempre data una nuova possibilità evitando, pertanto, l’emarginazione e l’esclusione sociale.
Occorre avere lo stesso “sguardo” di Dio che guarda al peccatore con un cuore amorevole e lo chiama sempre alla “conversione”. Dio fa festa per i peccatori che si convertono. L’amore di Cristo offre sempre “strade e opportunità di integrazione e trasformazione”, offre il perdono e persegue la guarigione del peccatore.
Concludendo il suo discorso il Papa ha auspicato una società capace di scommettere nella “trasformazione dei suoi figli”. E sempre a proposito di queste dinamiche sociali “inclusive” e “integranti” ha aggiunto “tutti dobbiamo aiutarci per trovare strade di inserimento e di trasformazione”
Papa Francesco ha poi confessato e assolto 5 giovani ospiti della casa di detenzione, 4 maschi e una femmina. E dopo aver salutato la direttrice del centro e i 30 giovani detenuti è salito a bordo di un elicottero militare diretto all’aeroporto per poi rientrare in Nunziatura Apostolica.
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