La Guardia Svizzera Pontificia indossa da oggi i nuovi elmi, fabbricati in materia sintetica con stampa in 3D. Inoltre, è stata pubblica online la prima clip della serie “1506 – la Guardia Svizzera Pontificia si racconta” – con il tema: “servizio d’onore”.
Sono due delle iniziative realizzare per il 513° anniversario della fondazione del Corpo.
Come da tradizione, anche oggi, la ricorrenza è stata festeggiata con la celebrazione eucaristica nella Chiesa “Santa Maria della Pietà in Campo Santo Teutonico”, alla quale sono invitati come ospiti d’onore i religiosi dell’ordine “Fatebenefratelli”, che prestano il loro servizio nella Farmacia Vaticana e nella Direzione dei Servizi di Sanità ed Igiene.
Al termine della Messa le Guardie Svizzere hanno marciato verso il Quartiere Svizzero, uscendo dall’Arco delle Campane e attraversando così piazza di San Pietro, per commemorare l’arrivo in quello stesso luogo dei mercenari svizzeri il 22 gennaio 1506, anno di fondazione del Corpo.
Le videoclip su la Guardia Svizzera
Alzabandiera e picchetti d’onore sono i momenti forti delle esercitazioni della Guardia Svizzera Pontificia. Si tratta di due momenti al centro della prima videoclip di “#1506, la Guardia Svizzera si racconta”, la serie che vuole fornire uno spaccato reale del mondo della Guardia. I video sono pubblicati attraverso il canale ufficiale Instagram, inaugurato in questi giorni, non solo per rafforzare la comunicazione in sintonia con l’account YouTube e Facebook, ma anche per fornire una narrazione certificata alla luce dei numerosi profili non ufficiali in circolazione.
La prima puntata
Realizzato da Vatican Media e Officina della Comunicazione, la puntata si intitola Servizio d’onore e prende le mosse da una consuetudine: issare la bandiera vaticana e quella del Paese ospite, puntualmente fornita dalla delegazione in arrivo, sulla facciata del Palazzo Apostolico che insiste sul Cortile di San Damaso. Gli onori militari sono resi da dodici guardie guidate da un sergente.
Il video si sofferma sulla preparazione nella Caserma della Guardia Svizzera Pontificia in Vaticano dove gli alabardieri compiono un gesto simbolico ‘di protezione’ e di precisione tenendo in pugno l’alabarda e portandola a sé: un segno di onore verso il prezioso servizio che a breve svolgerà nel Cortile di San Damaso. Tra i momenti presentati dalla clip, l’appello e il tragitto compiuto dall’intero gruppo di guardie, facendo notare il rallentamento del passo lungo le scale: la scala Pio IX per raggiungere il Cortile di San Damaso dal versante del Portone di Bronzo e la scala Nobile, in discesa, di ritorno dalla Sala Clementina.
La storia della Guardia Svizzera in Vaticano
Il lancio della nuova puntata, che arriva dopo quella degli auguri natalizi e che sarà seguita da una decina di clip incentrate sulle varie attività del Corpo, avviene nel giorno del 513esimo anno di fondazione della Guardia Svizzera Pontificia. Era infatti il 22 gennaio 1506, data ricordata nel titolo della serie, quando i mercenari svizzeri arrivarono in Piazza San Pietro e furono accolti e benedetti da Papa Giulio II della Rovere – fondatore del Corpo – il quale diede inizio al prestigioso servizio reso al Pontefice e alla Santa Romana Chiesa.
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