Papa Francesco ha aperto, oggi pomeriggio, la Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani. La celebrazione dei Vespri, presieduta dal Papa, è iniziata alle 17,30 nella Basilica di San Paolo Fuori le Mura. Con lui, il cardinale Angelo de Donatis, vicario della diocesi di Roma. Il Papa ha celebrato i Vespri all’inizio della Settimana, e non alla fine come avviene tradizionalmente, essendo impegnato per il viaggio apostolico a Panama a partire dal 23 gennaio.
Presente, alla celebrazione, anche il cardinale Kurt Koch che è il presidente del Pontificio Consiglio per l’unità dei cristiani. Proprio oggi, il cardinale ha ricordato ai microfoni di Vatican News che l’ecumenismo è un “obbligo” e non una “scelta arbitraria”. “Attraverso la preghiera possiamo ritrovare quell’unità che abbiamo perso a causa di varie vicende storiche”.
Hanno partecipato anche i rappresentanti delle altre Chiese e comunità ecclesiali non cattoliche di Roma. Papa Francesco, all’inizio del Vespro, ha rivolto loro un saluto fraterno. E, in particolare, ha voluto accogliere la Delegazione ecumenica proveniente dalla Finlandia e un gruppo di studenti dell’Ecumenical Institute of Bossey.
La Settimana, quest’anno, è scandita dal tema “Cercate di essere veramente giusti”. La scelta del passo, tratto dal libro biblico del Deuteronomio, è spiegata nella lettera di presentazione della traduzione italiana del sussidio che accompagnerà l’ottavario. Per il vescovo Ambrogio Spreafico, presidente della Commissione Cei per l’ecumenismo e il dialogo, “se l’uomo di oggi non è giusto” non può ricevere “misericordia” da Dio in modo da “purificare l’anima e riuscire a conseguire l’unità”. Lo scrive assieme al pastore Luca Maria Negro, e al metropolita ortodosso Gennadios Zervos nella stessa presentazione.
Il Papa ha ricordato, durante la celebrazione, l’analogo passo del Deuteronomio “La giustizia e solo la giustizia seguirai” scelto dai cristiani dell’Indonesia per questa Settimana di preghiera. La “giustizia” va perseguita prima ancora dell’unità, secondo Bergoglio, in quanto se le società non vivono in base a principi di “solidarietà” ciò alimenta “divisione”. Poi ha sottolineato “essendo divisi, abbiamo bisogno di ricordare l’appello alla giustizia rivoltoci da Dio”. “Se la ricchezza non è condivisa la società si divide”.
A Roma saranno tante le iniziative in programma per questa Settimana che terminerà, dunque, il 25 gennaio. L’appuntamento più importante è quello che vede la presenza del vescovo Giampiero Palmieri, a Centocelle, nella parrocchia di San Felice da Cantalice. Questa preghiera ecumenica, martedì 22 alle 19, vedrà la partecipazione di altre confessioni cristiane: saranno presenti anglicani, ortodossi, fratelli delle Chiese Orientali, evangelici.
Sempre a Roma, ogni sera della Settimana di Preghiera, nella chiesa di via del Corso 306 si celebreranno alcune messe con il rito cattolico orientale.
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