Presentata stamani, a Roma, nella Sala della Conciliazione, la nuova serie “I grandi Papi”. Si tratta di una produzione di Discovery Italia, Officina della Comunicazione e Vatican Media, in collaborazione con il Dicastero per la Comunicazione della Santa Sede. I documentari andranno in onda sul canale NOVE a partire dal 13 dicembre alle 21,25.
Papa Francesco, Papa Benedetto XVI, Papa Giovanni Paolo II e Papa Giovanni XXIII sono i protagonisti delle 4 puntate. Il racconto del loro pontificato avviene attraverso immagini che presentano momenti particolari che riflettono le personalità dei pontefici. E soprattutto, attraverso la voce di “testimoni” che li hanno conosciuti. Tra le circa 40 persone intervistate: Claudio Baglioni, Lino Banfi, Giorgio Pasotti e Carlo Verdone. Quel che si è voluto mettere in evidenza è “l’uomo che c’è dietro ad ogni Papa”. Ed è proprio il tratto umano di Bergoglio, Wojtyla, Ratzinger e Roncalli che emerge dalla narrazione, attraverso immagini e aneddoti.
La prima puntata sarà dedicata a Papa Francesco. Il titolo “Francesco – Bergoglio, il Papa della rivoluzione” anticipa i contenuti. Si tratta di storia recente e le caratteristiche del personaggio sono note: “il Papa dell’informalità, incurante dei protocolli di sicurezza, il Papa che va in un negozio romano a comprarsi le scarpe e porta a mano la sua borsa in aereo”.
Il 20 dicembre, andrà in onda la puntata dedicata a Benedetto XVI, definito invece “Il Papa della rinuncia”, che ha reagito alle sfide del Pontificato con la decisione inaspettata di rinunciare al proprio ruolo. Un papa “umile” dunque, e dal temperamento dolce e mite, un uomo colto e amante della musica.
Giovanni Paolo II, tra i più grandi santi del XX secolo, “l’Atleta di Dio”, un uomo giovane e forte all’inizio del suo pontificato, amante dello sport e della montagna. Ha viaggiato instancabilmente per tutto il mondo e ha traghettato la Chiesa nel terzo millennio. Negli ultimi anni ha abbracciato la croce di Cristo con la propria vita. Wojtyla è il Papa che non è sceso dalla croce, mostrando al mondo che la sofferenza è un’impellente chiamata all’amore. La puntata a lui dedicata andrà in onda il 27 dicembre.
E, infine, il 3 gennaio, “Roncalli, il Papa buono”, di umili origini contadine. “Il suo spiccato senso di umanità gli valse l’appellativo di Papa buono”. Seppe traghettare la Chiesa nel mondo contemporaneo ed ebbe la grande intuizione di aprire il Concilio Vaticano II. Memorabile il discorso di apertura dell’evento, “il discorso alla luna” e l’appello ai presenti in Piazza San Pietro: Tornando a casa, troverete i bambini. Date loro una carezza e dite: «Questa è la carezza del Papa»”
Le dichiarazioni dei produttori. “Un racconto che mescola grande materiale di archivio, interviste a storici, e poi abbiamo voluto aprire l’aspetto più pop del racconto, anche perché il pubblico non è quello tradizionale ingessato dei documentari, ma un pubblico più eterogeneo”. Così l’assessore del Dicastero per la comunicazione, mons. Dario Edoardo Viganò, presentato i documentari. Il prefetto, Paolo Ruffini, ha spiegato che la collaborazione con Discovery Italia è “un modo di costruire ponti, direbbe Papa Francesco, e di costruirli nel tentativo di dimostrare che l’audiovisivo, la televisione è un linguaggio che può raccontare la bellezza in un mondo che invece si sta abituando al racconto di ciò che bello non è, un racconto spesso rancoroso”. “C’era un rischio, di fare probabilmente un racconto troppo solenne o di approccio religioso – ha affermato Laura Carafoli, responsabile dei contenuti di Discovery Italia -. C’è invece un modo di raccontare le storie di questi Papi totalmente umano. C’è un uso degli archivi sapiente, dove si vedono degli aspetti, anche dei piccoli dettagli di questi uomini che ci fanno scoprire degli personalità, che di solito non si vede in quello che passa la comunicazione”.
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