“Impegnarsi per abbattere tutte le barriere che impediscono la possibilità di relazione e di incontro in autonomia e per giungere a un’autentica cultura e pratica dell’inclusione. Questo vale sia per la società civile, sia per la comunità ecclesiale”. Lo scrive Papa Francesco nel messaggio all’Ente Nazionale Sordi “impegnato a combattere l’esclusione e a promuovere il valore della vita”, nel sessantesimo anniversario dall’istituzione della Giornata Mondiale del sordo.
Il Pontefice constata i “grandi progressi” compiuti in diversi ambiti, ma, nello stesso tempo, anche la diffusione di una “pericolosa e inaccettabile cultura dello scarto”.
“Le persone fragili sono tra le vittime di tale cultura”, evidenzia il Papa, che sottolinea l’importanza di “fare associazione”. “Non siete una somma di persone”, rileva, “ma vi siete associati per vivere e trasmettere la volontà di accompagnare e sostenere chi, come voi, è in difficoltà ma è prima di tutto portatore di una inestimabile ricchezza umana”.
L’invito del Papa è ad “andare controcorrente ” lottando per la dignità di uomini e donne, l’accoglienza e l’autonomia.” La sfida – scrive – è che l’inclusione diventi mentalità e cultura, e che i legislatori e i governanti non facciano mancare a questa causa il loro coerente e concreto sostegno”. L’auspicio conclusivo è ad una collaborazione in ogni diocesi tra le persone sorde e gli operatori pastorali preparati per un pieno inserimento.
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